Sono finalmente ufficiali gli incentivi del Governo per l’acquisto di nuove auto (oltre a moto e furgoni).
Con il Decreto-Legge 17/2022 sono stati stanziati 700 milioni di euro per l’anno in corso e un miliardo per ogni anno dal 2023 al 2023.
A cosa saranno destinati questi incentivi?
A tre fasce di auto: elettriche (con emissioni da 0 a 20 g/km), ibride e plug-in (da 21 a 60 g/km) e ibride o termiche (61-135 g/km).
Come già ampiamente previsto, gli incentivi più “sostanziosi” saranno riservati all’acquisto delle vetture meno inquinanti: 3mila euro (più 2mila di rottamazione) sono destinati all’acquisto di auto per la fascia 0-20 g/km, mentre 2mila euro (più 2mila per la rottamazione) per le auto nella fascia 21-60 g/km, e infine 2mila euro per le nuove auto a motore termico.
Occhio, però, c’è un paletto importante da considerare, il tetto massimo di spesa: 35mila euro (IVA, IPT e messa su strada escluse) per i veicoli delle fasce 0-20 e 61-135 e 45mila euro (sempre IVA, IPT e messa su strada non comprese) per le auto nella fascia 21-60. Inoltre, l’immatricolazione della vettura deve avvenire entro 180 giorni dalla prenotazione, anche se con tutti i problemi derivanti dalla pandemia sappiamo bene quanto a volte questo intervallo di tempo non sia sufficiente.
Le agevolazioni sono destinate principalmente ai privati, con l’unica eccezione delle società di car sharing (con l’obiettivo di “svecchiare” un po’ il parco macchine di queste aziende), a patto che le nuove auto siano mantenute nelle flotte condivise per almeno 24 mesi.
Il Governo, quindi, spinge principalmente sulle elettriche e sulle ibride plug-in.
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